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Dal sapore bruciate all’assaggio. Come la carne di molte Russule e di molti Lattari. Da non confondere con Amaro.

Sono queste le fragili e piccole appendici spiniformi o aghiformi, più o meno appuntite, che rivestono la faccia inferiore del cappello dei funghi appartenenti alla famiglia delle Idnaceae. Questi aculei sono rivestiti dall’imenio, formato dai basidi.

Si definiscono con questo termine, le lamelle dei funghi, quando esse risultano unite al gambo solamente per un piccolo tratto della loro altezza, così sembra che si avvicinino e lo tocchino solamente. Sinonimo di Annesse.

Con questo termine, si definiscono le lamelle dei funghi, quando aderiscono con il loro filo, per tutta la loro altezza, al gambo del fungo.    

Piante che hanno le foglie a lamina strtta, a forma di ago, come abete, larice, pino, ecc. Sinonimo di conifere e contrapposto a latifoglie.

Sono sostanze che, se vengono ingerite, danno luogo a fenomeni di allucinazione. La sindrome allucinogena può essere provocata dalla ingestione di alcuni funghi che appartengono ai generi: Psycocybe, Stopharia, Inocybe.

Sono queste le fossette che, possono presentarsi più o meno ampie è più o meno profonde, caratterizzando il cappello di alcuni funghi.

Che il sapore del chinino, del fiele. Da non confondere con acre.

Il termine definisce le lamelle, che sono presenti nella faccia inferiore del cappello di moltissimi funghi, quando,  in alcuni punti della loro superficie, si uniscono fra di loro a mezzo di grosse rughe, creando una sorta di reticolo.

E’ quella specie di cercine, molle e membranoso, più o meno largo, semplice nel genere Amanita, o doppio come in alcuni prataioli nel genere Agaricus. Si trova, generalmente, nella parte alta del gambo che deriva dal velo parziale, che si univa al margine del cappello a protezione delle lamelle o dei pori dei tubuli come …

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