Grifola frondosa - grifone_2

Grifola frondosa – Polyporus frondousus

La Grifola Frondosa è un fungo che appartiene al genere Grifola, alla famiglia delle Meripilaceae, all’ordine Polyporales e, più in generale, alla classe Basidiomycetes,che comprende la maggior parte dei funghi comuni, quelli cioè con gambo e cappello.

Il nome della Grifola deriva dal greco “grifos “= rete di giunchi intrecciati e dal latino “frondosus”= frondoso a causa della sua forma che ricorda la chioma di una pianta.

L’aspetto di questo fungo è particolare perchè è cespitoso, sembra un cespuglio molto ramificato perché formato da molti singoli individui.

Il Polyporus frondousus è un fungo che può raggiungere dimensioni notevoli, non è molto comune e può, però, essere ritrovato anche negli anni successivi nello stesso posto.

La Grifola è un fungo saprofita-parassita che predilige boschi di latifoglie e specialmente i castagni tagliati o le loro radici o tronchi su cui si sviluppa.

Essendo un parassita può portare alla morte la pianta che lo ospita perché il suo micelio è particolarmente resistente anche per anni e finisce per danneggiarla irreparabilmente.

Questo tipo di fungo è una specie che si ritrova in tutto il continente europeo e anche nel resto del mondo specialmente in Giappone dove è chiamato Maitake ed è molto apprezzato.

Altri nomi della Grifola Frondosa

Ogni zona d’Italia ha il suo nome per questo fungo che quindi ne vanta parecchi, eccone alcuni: Grifo, Grifone, nell’Appennino Reggiano e in provincia di Lucca, Grifola, Fungo reale, Polipero frondoso, Barbagina o Barbagino in Liguria, Cavazza in Lunigiana, Quarin o Berbesin in Piemonte, Nasca in Calabria, Fungagnino nella provincia di Pistoia.

In Giappone prende il nome di Maitake che significa “ fungo danzante”.

Descrizione del Fungo Grifone o Fungo Reale

Il corpo fruttifero del Grifone, o carpoforo,  e’ spesso formato da centinaia di individui e può raggiungere anche 70 cm.

Il gambo e’ biancastro, corto e può avere diverse ramificazioni .

All’apice della ramificazione si formano i cappelli a forma di ventaglio che assomigliano a palchi o a mensole sovrapposte.

Può raggiungere e talvolta superare i 15 kg di peso.

Secondo recenti studi sembra possedere spiccate proprietà officinali.

Il cappello

Il cappello del Grifone o Grifola frondosa ha una superficie irregolare, rugosa, piana e poco convessa.

Ha la forma di un ventaglio ed è collegato al gambo lateralmente.

Il colore va dal grigio al bruno con zone più scure.

Le dimensioni di ogni individuo che forma il cappello va dai 2 ai 12 cm e tutto può raggiungere anche un diametro di 40-50 cm di diametro e oltre, fino anche a 70 cm.

L’imenoforo

L’imenoforo,cioè la parte inferiore del cappello, è formato da tubuli, tubicini sottilissimi che possiede questo tipo di fungo.

Sono corti e fitti, di colore biancastro.

Terminano con pori che, inizialmente sono molto piccoli mentre quando arrivano a maturazione, al momento di rilasciare le spore, diventano angolosi e più ampi.

Il gambo

Dal gambo principale del Grifone o grifola frondosa, che è biancastro e carnoso si sviluppano numerose ramificazioni e biforcazioni di forma schiacciata che terminano in un cappello a forma di ventaglio come già descritto precedentemente.

La carne del Polyporus frondousus 

La carne del Polyporus frondousus  e’ bianca, immutabile, tenace specialmente verso la base del fungo giovane mentre diventa fragile verso il cappello.

Nel tempo i caratteri peggiorano.

L’odore del Polyporus frondousus  è penetrante, intenso ma non facilmente definibile nell’individuo giovane ma, invecchiando, la sua carne diventa coriacea.

Il sapore è gradevole e delicato e l’odore sempre più forte fino a diventare nauseante.

Habitat della Grifola frondosa

Il fungo Grifone cresce alla base di molte latifoglie in particolare di castagni e querce.

Si trova da fine agosto a ottobre nei boschi con clima caldo ed umido.

Il Polyporus frondousus si sviluppa, in particolare sui ceppi di castagni tagliati o morti di recente ( caratteristica saprofita) dove si ripresenta, nello stesso posto, in annate alterne ( ogni 2-4 anni) o su alberi per cui, con il tempo, ne determinerà la morte (caratteristica parassita).

Non è facile trovarlo tutti gli anni e non è comunque un fungo molto comune, ma è dannoso perché il suo micelio persistente danneggia e porta alla morte la pianta ospite.

Se lo trovate una volta tornate a controllare lo stesso posto negli anni successivi.

Commestibilità del fungo Grifone

La commestibilità è ottima.

Considerando che il fungo grifone è un fungo piuttosto raro e che deve essere consumato da giovane, la Grifola anticamente veniva usata anche per il pranzo della domenica.

Si può mangiare fritto o in umido con la polenta, trifolato con aglio e prezzemolo.

E’ molto indicato per la conservazione sott’olio, perché in questo modo riesce ad esprimere il massimo della bontà.

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Qualità officinali del Fungo Maitake

Il Maitake è  ricco di minerali, potassio, calcio e magnesio, vitamine specie B2, D2 e niacina, fibre e amminoacidi.

Il Polyporus frondousus è privo di colesterolo.

Possiede un costituente attivo che potenzia ed esalta l’attività immunitaria identificato abbastanza recentemente e la sua azione è piuttosto rilevante nell’uomo.

E’ usato prevalentemente per la prevenzione del cancro e specialmente nel cancro del polmone perché si ritiene che attivi alcune protezioni con attività antitumorali.

Regola la pressione sanguigna, il glucosio nel sangue, l’insulina, il colesterolo, i trigliceridi, i lipidi nel fegato.

Favorisce anche l’ovulazione nelle donne affette da policistosi ovarica.

In Cina è in Giappone il fungo maitake viene usato per stimolare il sistema immunitario

Tuttavia, del Polyporus frondousus , se ne consiglia un uso prudente, perché in alcuni individui sembra abbia scatenato reazioni allergiche.

CARTA D’IDENTITA’

CORPO FRUTTIFERO: fino a 70 cm. di diametro
COLORE CAPPELLO: dal grigio al bruno
PORI: bianchi
CARNE: Bianca
ODORE: Forte
SAPORE: Gradevole
SPORE: bianche
HABITAT: latifoglie
COMMESTIBILITA’: COMMESTIBILE

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