Il Tuber melanosporum è un ascomiceteFungo caratterizzato dalla presenza di Aschi., un fungo con un aspetto particolare perché somiglia ad una pietra o ad un pezzo di carbone ed è conosciuto comunemente come “Tartufo nero”.
E’ ipogeoChe si sviluppa interamente sotto terra., cioè cresce e si sviluppa sottoterra, in ambienti particolari e in altrettanti particolari condizioni.
Introduzione al Tartufo Nero
Appartiene alla divisione Ascomycota, sottodivisione Pezizomycotina, classe Ascomycetes, sottoclasse Pezizomycetideae , ordine Pezizales, famiglia Tuberaceae, genere Tuber .
L’origine del nome Tuber è stata a lungo controversa, ma sembra che sia dovuto alla somiglianza tra questo fungo ipogeoChe si sviluppa interamente sotto terra. e il tufo, che è una pietra porosa dell’Italia centrale.
Melanos deriva invece dal greco e significa ”nero “ e sporaCellule riproduttrici che, in condizioni ambientali ottimali, germinando, producono un nuovo individuo, dando origine a un nuovo micelio. = seme, sporaCellule riproduttrici che, in condizioni ambientali ottimali, germinando, producono un nuovo individuo, dando origine a un nuovo micelio., cioè a spore nere.
Altri Nomi del Tuber melanosporum
Il Tuber melanosporum è conosciuto anche come :
- Tartufo nero
- Tartufo nero pregiato
- Tartufo nero di Norcia e Spoleto
- Tartufo nero pregiato di Norcia
- Tartufo nero di Acqualagna.
Descrizione e morfologia del Tartufo Nero
Cerchiamo adesso di illustrare il più chiaramente possibile le caratteristiche morfologiche di questa specie di fungo.
Corpo fruttifero (Ascoma)
Il corpo fruttifero di questa specie molto pregiata ha la forma più o meno tondeggiante, globosa, irregolare e lobata.
Il suo aspetto ricorda molto quello di una patata ancora semicoperta dalla terra.
Ha dimensioni variabili, normalmente va dai 3 ai 5 cm. di diametro ma, in casi eccezionali, può arrivare fino a 8-9 cm.
Il colore è scuro, quasi nero con tonalità marroni scure.
Peridio
Il peridioLa cuticola esterna, che contiene la gleba, nel carpoforo dei funghi Gasteromiceti, Tuberali, ecc., cioè la membrana che avvolge la glebaLa parte interna fertile, che produce le spore, del corpo fruttifero dei funghi Gasteromiceti. Nel caso dei Tuberali, l'imenio tappezza l'interno di cavità chiuse. Il Peridio, una cuticola esterna persistente, che si apre solo a maturità per consentire di liberare..., è cosparso da verruche di forma irregolare, più o meno piramidali e poco in rilievo, che sono fortemente attaccate alla glebaLa parte interna fertile, che produce le spore, del corpo fruttifero dei funghi Gasteromiceti. Nel caso dei Tuberali, l'imenio tappezza l'interno di cavità chiuse. Il Peridio, una cuticola esterna persistente, che si apre solo a maturità per consentire di liberare....
Hanno la parte superiore depressa e sono grandi 3–5 mm.
Il colore è nero talvolta con sfumature ruggine.
Negli esemplari ancora allo stadio giovanile, tende al rosso-vinaccia.
Gleba
Come già detto, il colore all’esterno è nero-bruno con sfumature violacee o rossicce.
Quando il Tuber melanosporum viene sezionato, la carne presenta un tipico aspetto marmorizzato o marezzato.
Ha venature biancastre che sono fitteQuando le lamelle sono molto vicine tra loro. Il contrario di rado, spaziato. e sottiliRiferito alle lamelle che hanno poco spessore. E' il contrario di Spesse., con contorni ben definiti.
Sono accompagnate da due bande brunastre, traslucide ai lati.
L’odore di questo fungo è gradevole, forte, caratteristico.
Le Spore
Le spore sono bruno- nerastre in massa, hanno forma più o meno ellissoidale e sono ricoperte da piccole “ spine” o aculeiSono queste le fragili e piccole appendici spiniformi o aghiformi, più o meno appuntite, che rivestono la faccia inferiore del cappello dei funghi appartenenti alla famiglia delle Idnaceae. Questi aculei sono rivestiti dall'imenio, formato dai basidi..
Commestibilità
Il Tuber melanosporum è molto ricercato perché è un ottimo commestibile, particolarmente apprezzato e di un certo valore.
E’ ottimo da crudo ma, per poterne apprezzare pienamente le sue qualità, è necessaria la cottura, anche breve.
Il calore, infatti, non ne altera la qualità e, se accompagnato all’olio di oliva extravergine, si esaltano particolarmente tutti gli aromi che sprigiona.
Viene usato per antipasti, per risotti guarniti poi da sottiliRiferito alle lamelle che hanno poco spessore. E' il contrario di Spesse. fettine crude, tritato con altri funghi per spalmare su crostini, pestato nel mortaio come condimento della pasta, tagliato a fette e cotto con arrosti, per farcire la cacciagione e anche per semplici frittate che in questo modo si arricchiscono di un gusto e di un aroma veramente particolare e squisito.
Habitat del Tuber melanosporum
E’ un fungo simbionteOrganismo che vive un rapporto obbligato, con altri organismi viventi, dal quale traggono entrambi reciproco vantaggio., ipogeoChe si sviluppa interamente sotto terra. (si sviluppa all’interno del terreno), che cresce in associazione con latifogliePiante ad alto fusto con foglie a lamina più o meno ampia, con forma varia. (Faggio, quercia, betulla, castagno etc etc.) Termine che si contrappone ad aghifoglie (c0nifere), che hanno le foglie a lamina stretta, filiforme, a forma di ago.....
Il Tuber melanosporum si sviluppa particolarmente con alcuni tipi di piante e specialmente con quasi tutti i tipi di quercia (roverella, quercia spinosa, quercia faginea, cerro, sughera, rovere, leccio), ma anche con carpino e nocciolo.
Il terreno preferito da questa specie è di tipo sedimentario, calcareo o calcareo-argilloso.
L’ambiente ideale, oltre al suolo, ha anche bisogno di piogge ripartite nei momenti giusti durante l’anno: piogge moderate in primavera, a giugno, in autunno e in inverno, più abbondanti in estate.
Può crescere da 100 m fino a 1100 m sopra il livello del mare, inizia a svilupparsi in autunno, a settembre, ma matura in pieno inverno, dall’inizio di dicembre fino a marzo.
Secondo la corologia, disciplina che studia la distribuzione dei taxa legati a particolari ambienti, possiamo trovare il melanosporum in gran parte delle regioni europee e fino alla Grecia e alla Turchia.
In Italia si può trovare nella maggior parte delle regioni del nord e centro Italia ma anche in Campania, Basilicata e Sardegna.
Funghi simili al Tuber melanosporum
Questo fungo si può confondere con:
- Tuber indicum, di provenienza orientale, che morfologicamente è molto simile al Tuber melanosporum, ma ha colorazioni più chiare sia sul peridioLa cuticola esterna, che contiene la gleba, nel carpoforo dei funghi Gasteromiceti, Tuberali, ecc. che nella glebaLa parte interna fertile, che produce le spore, del corpo fruttifero dei funghi Gasteromiceti. Nel caso dei Tuberali, l'imenio tappezza l'interno di cavità chiuse. Il Peridio, una cuticola esterna persistente, che si apre solo a maturità per consentire di liberare... e le sfumature sono color bruno-ruggine, l’odore è lieve, meno intenso e penetrante del Nero di Norcia. In ogni caso l’analisi della microscopia toglie qualsiasi dubbio
- Tuber brumale, con le stesse caratteristiche di commestibilità, ma con periodo di crescita esclusivamente invernale.
Proprietà
Il Tuber melanosporum è un fungo conosciuto ed apprezzato fin dai tempi di Plinio il Vecchio ed era considerato un alimento ricco di qualità benefiche.
Ai nostri tempi, è difficile sostenere l’impatto benefico sulla nostra alimentazione perché, a causa del costo elevato, ne viene consumato poco.
Ciò non toglie che le sue proprietà siano ben riconosciute: è poco calorico perché ha la massa costituita per l’80% di acqua, contiene proteine e fibra alimentare.
Ha un buon apporto di sali minerali, specialmente magnesio e potassio ma anche calcio, zinco, rame, ferro, sodio.
Comunque, nonostante l’uso poco frequente, ha un gusto piacevole e un profumo inconfondibile che aumentano il gusto dei cibi, permettendo quindi di ridurre l’uso di sale e grassi.
CARTA D’IDENTITA’
COLORE : Nero – Nero-rossastro
CARNE: Grigiastra
ODORE: Forte,
SAPORE: Gradevole
SPORE: Brune
HABITAT: LatifogliePiante ad alto fusto con foglie a lamina più o meno ampia, con forma varia. (Faggio, quercia, betulla, castagno etc etc.) Termine che si contrappone ad aghifoglie (c0nifere), che hanno le foglie a lamina stretta, filiforme, a forma di ago....
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